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Informazioni sui materiali didattici, film, attività didattiche di attori esterni e Esempi di pratiche.

Sogni di libertà

In parole e immagini

Ciclo 1
Ciclo 2

Le parole contenute in questo prezioso libro sono importanti, scritte da persone importanti che, in non pochi casi, hanno rischiato la vita per aver inseguito e difeso i propri sogni di libertà. Oggi, purtroppo, la libertà resta un sogno per tante, troppe persone. Amnesty International celebra quarant’anni di attività in difesa dei diritti umani in Italia e lo fa anche con questa pubblicazione dedicata alla libertà. Il libro è una raccolta originale di pensieri d’autore per avvicinare i bambini a questo bene irrinunciabile. Da Nelson Mandela al Dalai Lama, da Aung San Suu Kyi a Malala.

La pedagogia della lumaca

Per una scuola lenta e non violenta

Ciclo 1
Ciclo 2
Ciclo 3
Secondario II (liceo, medie superiori)
Secondario II (formazione professionale)

In questo testo, Gianfranco Zavalloni porta le sue riflessioni concrete e ricche di buon senso sulla necessità di riscoprire il senso della lentezza. Tratte dalla sua intensa esperienza scolastica si rivolge ai docenti in modo semplice e pragmatico con sullo sfondo una visione profonda sul senso del far scuola oggi.

No all'intolleranza e al razzismo

No all'intolleranza e al razzismo

Ciclo 1
Ciclo 2

Nella classe, nel quartiere, quando si va in vacanza, si ha occasione d’incontrare tante persone diverse e di scoprire che si può vivere in modi differenti. Se ci si apre agli altri, essi insegneranno molte cose e si potrà fare altrettanto con loro. Questo libretto illustrato vuole spiegare in modo semplice che essere curiosi, aperti e tolleranti aiuta a vivere meglio insieme agli altri.

Il viaggiatore «in nero»

Ciclo 2
Ciclo 3
Secondario II (liceo, medie superiori)
Secondario II (formazione professionale)

Durante un tragitto in tram, un giovane di colore viene pesantemente insultato da una signora anziana. I passeggeri attorno a loro sono testimoni della scena sgradevole. Non intervengono. La gente fa cenni di approvazione, guarda imbarazzata o fa finta di niente. Gli insulti diventano più pesanti, la tensione tra i viaggiatori cresce. La situazione si protrae per due, tre stazioni finchè sale il controllore e chiede i biglietti.