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Informazioni sui materiali didattici, film, attività didattiche di attori esterni e Esempi di pratiche.

Guida Mystery | Riflessione didattiche e utilizzo a scuola in un primo ciclo

Ciclo 1

Perché se Luca abbandona il contenitore del suo succo di frutta, Ernesto, un capodoglio che vive nel mar Mediterraneo, potrebbe sentirsi male e rischiare la propria vita?

Ecco un mistero che richiede di indagare su due fatti che inizialmente non sembrano avere nulla a che fare uno con l’altro. La sfida dello sviluppo sostenibile è proprio quella di pensare in modo sistemico, ovvero di considerare le connessioni causa-effetto dirette o indirette e altre relazioni tra i diversi eventi in un’ottica spazio-temporale molto ampia.  

Questa guida online ha lo scopo di accompagnare i e le docenti del 1° ciclo nella progettazione di un percorso didattico basato sul metodo mystery illustrando tutti i passi necessari per lavorare in classe.

un pezzettino di carta

In un pezzettino di carta, tutte queste cose

L'uso sostenibile della carta nei pensieri dei bambini di una seconda elementare

Ciclo 1

Lavoro di Bachelor su un percorso sulla carta pensato per favorire la costruzione di un pensiero sostenibile in un bambino di seconda elementare. Basandosi su esperienze svolte dai bambini sul riutilizzo e il riciclo della carta, l’insegnante ha raccolto le loro concezioni osservandone l’evoluzione. Conclusione: “Gli allievi hanno dimostrato un profilo di competenze ESS. La dimensione economica si definisce nell’interesse del prodotto finito; quella ambientale dalla sensibilità verso la natura e quella sociale dalla consapevolezza che la natura è di tutti.” L’itinerario è stato svolto anche in una sezione di Scuola dell’Infanzia. I risultati mostrano che gli allievi di SE e di SI sviluppano le stesse competenze ESS, ma in modo diverso.

Conoscere e pensare la città

Itinerari didattici di progettazione partecipata

Ciclo 1
Ciclo 2
Ciclo 3

La progettazione partecipata è una concezione dell’urbanistica che si propone di far interagire i tecnici che hanno il compito di riorganizzare la struttura della città con i cittadini stessi. Questa interazione può risultare particolarmente ricca e produttiva se a partecipare alla progettazione della città sono i bambini. Partendo dalle loro esperienza, dalle loro esigenze e dai loro sogni è possibile realizzare una città a misura di bambino, più umana e vivibile per tutti.