​​Il parco giochi ideale? Quello che i bambini progettano e costruiscono autonomamente.​

​​Laboratori partecipativi per progettare e costruire il proprio futuro parco giochi​

"Per i bambini è un'occasione per essere ascoltati e mettere in pratica le loro idee".
Liza Pasquier, responsabile del servizio Infanzia e gioventù della Città di Friburgo.

Descrizione

Come coinvolgere le allieve e gli allievi del quartiere in un progetto che li riguarda direttamente? In questo esempio di pratica, le allieve e gli allievi hanno immaginato, progettato e costruito un parco giochi nell'ambito del paesaggio educativo Schoenberg. Il parco giochi ideale? Per loro è quello in cui si può correre, arrampicarsi, andare sullo scivolo, nascondersi nei tronchi degli alberi, divertirsi o riposare su un'altalena a nido d'uccello. Durante i laboratori partecipativi, le allieve e gli allievi hanno innanzitutto espresso le loro opinioni in quanto futuri utenti, dando libero sfogo alle loro esigenze e ai loro desideri. Hanno in seguito convalidato il progetto elaborato da architetti e urbanisti in base ai loro suggerimenti. Infine, hanno partecipato attivamente alla costruzione del parco giochi, disselciando il sedime, dipingendo tronchi e piantando arbusti.

Obiettivi educativi

​​Per il paesaggio educativo, la città / Costruzione del parco giochi
  • ​​Coinvolgere le allieve e gli allievi del quartiere nella progettazione e nella costruzione di un luogo d'incontro e di un parco giochi, valorizzando le loro opinioni in quanto principali utenti e diretti interessati. 
  • ​Dare voce a questi futuri utenti e permettere loro di concretizzare le proprie idee, in modo che il parco giochi soddisfi il più possibile le loro esigenze e i loro desideri. 
  • ​Utilizzare il processo partecipativo per favorire l'appropriazione e il rispetto di questo luogo. 
​Per le allieve e gli allievi / partecipazione civile
  • ​Sperimentare la partecipazione civile e rendersi conto che ogni voce conta, che l'opinione di ogni persona è importante. 
  • ​Prepararsi a una vita civica attiva e acquisire la fiducia necessaria al fine di utilizzare questa esperienza in seguito, per esempio facendo parte di un consiglio generale, contattando la città a cui sottoporre un progetto, idee o reclami. 

Punti forti

​​Un progetto interdisciplinare che consente di mettere in pratica la partecipazione civile
  • ​Il sito in cui realizzare il luogo d'incontro e il parco giochi è stato individuato in modo partecipativo, in collaborazione con gli abitanti del quartiere. 
  • ​Le allieve e gli allievi del quartiere sono stati invitati ad elaborare il progetto del parco giochi e a scegliere le sue infrastrutture (scivolo, altalena, ecc.). Sono coinvolti in un progetto su larga scala che li riguarda direttamente. 
  • ​I bambini, i giovani e le famiglie che lo desiderano possono partecipare ai laboratori aperti a tutti. 
  • ​Da un progetto "top-down", basato sulla volontà della città di costruire o rinnovare dei parchi giochi e luoghi di incontro, si giunge ad un approccio partecipativo, in cui le idee dei bambini vengono prese in considerazione fino alla convalida da parte della città ("bottom-up"). 
​Come realizzare il progetto in modo efficiente
  • ​Le stesse persone (gli urbanisti di SpielRaum) che dirigono il progetto organizzano anche i laboratori partecipativi. Questo contatto diretto con le allieve e gli allievi garantisce una migliore integrazione nella progettazione e nella costruzione del parco giochi delle idee sviluppate durante i laboratori. 
  • ​Il lasso di tempo relativamente breve tra i laboratori partecipativi e la costruzione vera e propria contribuisce a mantenere alta la motivazione. I bambini vedono concretamente il risultato delle loro riflessioni.​ 

Fasi e procedure

​​Fase preparatoria 

​Chi coinvolgere nel progetto?

​​Il "Parc du Petit Renard" è uno dei quattro siti realizzati contemporaneamente nel quartiere Schoenberg (dove vivono circa 10'000 abitanti) nell'ambito del progetto "fribourg (ou)vert". L'obiettivo era quello di rinnovare i parchi giochi e i luoghi di incontro, rispettivamente di realizzarne di nuovi in funzione delle esigenze, promuovendo così la vita comunitaria e il benessere della cittadinanza. Alla nascita del progetto” Fribourg (ou)vert”  vi era già da oltre cinque anni una rete piuttosto solida creatasi grazie al paesaggio educativo Schoenberg. Questi professionisti e volontari hanno facilitato alla città di Friburgo il contatto con le principali persone coinvolte, ossia i bambini e i giovani del quartiere, in particolare tramite le scuole elementari. La scuola bilingue "La Heitera" ha allora proposto di coinvolgere i rappresentanti di classe per la sezione germanofona e un'intera classe di 4H per la sezione francofona. 

​Come pianificare?

​​A livello di pianificazione temporale, i vincoli costruttivi determinano la tempistica. Sono soprattutto gli architetti e gli urbanisti a dover affrontare le sfide della realizzazione: il rispetto dei tempi, le preoccupazioni per la consegna, gli imprevisti, le questioni finanziarie, ecc. Idealmente, questi aspetti dovrebbero essere risolti prima dell'inizio dei laboratori partecipativi. Gli urbanisti incaricati di questo progetto hanno una certa sensibilità nei confronti del pubblico destinatario e sono consapevoli che deve trascorrere un breve lasso di tempo tra l'inizio del coinvolgimento di allieve e allievi e l'effettiva realizzazione del parco giochi. La pianificazione dei laboratori partecipativi è invece più semplice: bastano alcune settimane. Le parti coinvolte (le scuole e SpielRaum, tramite il comune) concordano in anticipo le date e la suddivisione dei compiti. Un primo contatto con la scuola porta rapidamente alla realizzazione dei laboratori. 

​Le attività previste sono adatte ai bambini?

​È importante assicurarsi prima che le attività previste siano adatte al pubblico destinatario. Trattandosi di architettura, i concetti devono essere resi accessibili e spiegati chiaramente, in modo che ogni bambina e ogni bambino possa essere realmente coinvolto nel processo. Si deve dare priorità all'aspetto visivo e corrispondente al loro mondo, prendendosi il tempo necessario per coinvolgerli in questo processo partecipativo. Le e i responsabili del progetto possono avvalersi del sostegno degli adulti a contatto con i bambini (insegnanti, animatorie animatrici socio-culturali, ecc.). 

​Durante l’attività con le allieve e gli allievi  
​La parte del progetto a diretto contatto con i bambini dura solo poche settimane. Consiste in una serie di laboratori partecipativi suddivisi in due fasi: laboratori d’immaginazione e riflessione, seguiti da laboratori di costruzione dopo la convalida del progetto e del piano del parco giochi da parte della città. 

​1a fase: lavoratori partecipativi di progettazione

​1° laboratorio: immaginazione e libera riflessione dei bambini

​Un primo laboratorio d'immaginazione si svolge sul sedime del futuro parco giochi, facilitando così il lavoro di proiezione nello spazio. Sistemati in piccole sabbiere, i bambini scelgono le zone da destinare al gioco, al riposo, allo scivolo e alle possibili infrastrutture (scivolo, altalena, ecc.). Rappresentano le loro esigenze e i loro desideri utilizzando materiale messo a disposizione per realizzare lavoretti fai da te. Da questo primo laboratorio nasce un progetto del loro parco giochi ideale. 

​2° laboratorio: elaborazione del progetto definitivo con i bambini

​Circa tre settimane dopo il primo laboratorio, il progetto elaborato da SpielRaum sulla base del laboratorio d'immaginazione è presentato nella classe dei bambini che vi hanno partecipato. Le allieve e gli allievi scoprono grazie a numerose immagini come potrebbe apparire il parco giochi. Questa trasposizione con le immagini è importante perché un piano urbanistico e architettonico in scala non suscita nulla nei bambini. Questi ultimi sono entusiasti di vedere cosa si potrebbe realmente fare. La consulenza dei bambini ha permesso di stabilire quali infrastrutture installare fra i possibili modelli di scivolo, altalena a nido d'uccello, ecc. 

​Durante questa prima fase, le allieve e gli allievi hanno potuto immaginare il futuro parco giochi e vedere più da vicino i materiali da utilizzare o affrontare le questioni di fattibilità e sostenibilità (per esempio, rinunciare a una piscina sospesa lunga 100 metri).

​2a fase: laboratori partecipativi di costruzione

​3° e 4° laboratorio: attuazione partecipativa della costruzione del parco 

​La costruzione può iniziare circa sei mesi dopo i laboratori di riflessione. Questo lasso di tempo è necessario per l'elaborazione del progetto definitivo e la procedura di convalida da parte della città. Durante questi due laboratori, le allieve e gli allievi della scuola e altri bambini del quartiere partecipano alla costruzione del parco. SpielRaum coordina la rimozione della pavimentazione dal sedime, l'applicazione della pittura su alcuni tronchi e la piantumazione di piccoli arbusti e piante di fragole. 

​Il luogo è battezzato "Parc du petit Renard", secondo il desiderio dei bambini. 

​Dopo l’attività 
Gli approcci partecipativi messi in moto dal progetto del "Parc du Petit Renard" continuano a essere applicati ad altri progetti che coinvolgono la città e i paesaggi educativi friburghesi. Attualmente è in corso il progetto di riqualificazione della "Place du Domino". D'ora in poi, si vuole coinvolgere tutta la popolazione del quartiere nei processi partecipativi, in particolare organizzando serate di riflessione con tutto il vicinato. Per la città è fondamentale coinvolgere la popolazione, i giovani e i bambini in progetti che li riguardano direttamente. 

Organizzazione

​​Membri
  • ​Città di Friburgo, settore della coesione sociale e servizio di urbanistica e architettura: promotore, finanziamento, gestione del progetto e costruzione.  
  • ​SpielRaum: associazione incaricata dal settore della coesione sociale di realizzare e animare i laboratori partecipativi; realizzazione del progetto del parco giochi; coordinamento dei lavori di costruzione realizzati durante i laboratori partecipativi. 
  • ​Abitanti del quartiere Schoenberg: consultati sull'ubicazione del futuro parco giochi; partecipazione libera ai laboratori di costruzione. 
  • ​Allieve e allievi della scuola "La Heitera": partecipazione ai laboratori partecipativi di riflessione sul parco giochi ideale. 
  • ​Responsabili e bambini del doposcuola: partecipazione al laboratorio di piantumazione. 
  • ​Insegnanti e scuole del quartiere, in particolare la scuola "La Heitera": sostegno al progetto. 
  • ​Centro di animazione del quartiere Schoenberg, assistenti sociali scolastici e membri della rete del paesaggio educativo Schoenberg: funzione di anello di collegamento con le famiglie e i giovani coinvolti nel progetto. 
  • ​​Il progetto è gestito da professionisti. Questo permette di assicurare le risorse, poiché il progetto richiede tempo e riflessione (rispondere alle e-mail, organizzare, coordinare tutte le parti coinvolte, contattare le persone, ecc.). In seno al comune, i due settori coinvolti (coesione sociale e servizio di urbanistica e architettura) lavorano in stretta collaborazione, garantendo così il successo del progetto. 

 

​Il progetto è gestito da professionisti. Questo permette di assicurare le risorse, poiché il progetto richiede tempo e riflessione (rispondere alle e-mail, organizzare, coordinare tutte le parti coinvolte, contattare le persone, ecc.). In seno al comune, i due settori coinvolti (coesione sociale e servizio di urbanistica e architettura) lavorano in stretta collaborazione, garantendo così il successo del progetto. 

​Materiale
  • ​​Per i laboratori d'immaginazione: piccole sabbiere (facoltative) riempite con materiali per realizzare lavoretti fai da te (palline, biglie, pezzetti di legno, materiali per l'immaginazione e la costruzione tipo kapla, ecc.). Eventualmente materiale da disegno. 
  • ​Per i laboratori di costruzione: attrezzi per rimuovere la pavimentazione, tronchi d'albero e pittura, arbusti, piantine di fragola e bulbi con attrezzi per procedere alla piantumazione, elmetti protettivi, ecc. 
  • ​Prevedere di presentare il progetto del futuro parco giochi in forma visiva, di trasporre un piano urbanistico e architettonico in un modello comprensibile ad allieve e allievi del 2° ciclo. 
​​Luogo

​I laboratori si svolgono nel (futuro) parco giochi. Un laboratorio in un'aula.​

Metodi didattici

  • ​​Laboratori partecipativi di riflessione e costruzione 
  • ​Modellazione con piccoli materiali per realizzare lavoretti fai da te (p. es. kapla)​ 

Valutazione

​​È stata effettuata una valutazione globale del progetto "fribourg (ou)vert" a livello qualitativo: colloqui personali, feedback orali o scritti, sessioni di debriefing, ecc. Per quanto riguarda in particolare il "Parc du Petit Renard", i commenti raccolti direttamente dopo i laboratori partecipativi indicano che le allieve e gli allievi si sono sentiti valorizzati e ascoltati, erano entusiasti e fieri di poter dire "sono io ad aver pensato a questo, ad aver proposto questo". Anche dopo i vari incontri sono state raccolte le opinioni, le esperienze vissute, le sensazioni, la soddisfazione e le idee di miglioramento degli e delle insegnanti, dei genitori presenti, del personale del doposcuola e delle altre persone coinvolte. 

​ ​Il fatto che il parco sia utilizzato, frequentato e vissuto indica che soddisfa le esigenze della popolazione. Per esempio, l'associazione per l'educazione familiare vi tiene i suoi "caffè genitori-figli"; i bambini dagli 0 ai 7 anni trascorrono del tempo all'aria aperta mentre i loro genitori ne incontrano altri in presenza di un/a professionista e parlano di educazione. Anche l'associazione di quartiere vi organizza i suoi eventi.​ 

Sfide affrontate dall'intervistato

​​Conciliare le varie tempistiche

​Per le allieve e gli allievi è molto frustrante dover aspettare diversi mesi tra i laboratori in cui immaginano il loro parco giochi ideale e il momento in cui possono effettivamente giocarci. Nel contempo, i vincoli di un progetto di costruzione (convalida, autorizzazioni, gare d'appalto, ecc.) implicano alcune tempistiche. Questo lasso di tempo doveva essere al massimo di sei mesi e avvenire nel corso dello stesso anno scolastico.

​Comunicare in un quartiere

​Ad un certo punto, non si è più potuto entrare in contatto con le classi coinvolte all'inizio del progetto perché l'anno scolastico era terminato e allieve ed allievi erano stati assegnati ad altre classi. È quindi stato difficile mantenere i contatti con i principali diretti interessati, ossia i bambini del quartiere Schoenberg. Grazie alla rete creata nel quartiere tramite il paesaggio educativo, la popolazione destinataria (bambini, giovani e le loro famiglie) è stata invitata a partecipare a laboratori partecipativi per finalizzare la costruzione e la pianificazione delle attività future in questo parco. 

​Rendere la partecipazione sistematica

​Un progetto di questo tipo richiede l'apertura ai suggerimenti di allieve e allievi da parte di tutte le parti coinvolte. Si deve prevedere un margine di manovra per adattarsi e tener conto delle proposte immaginate durante i laboratori. Anche a livello del comune, l'approccio partecipativo può funzionare solo se c'è la volontà di coinvolgere le allieve e gli allievi e di accettare questa loro partecipazione. 

Facile da riprodurre?

​​Questo tipo di progetto può essere attuato quando si prevede riqualificare uno spazio esterno o di crearne e allestirne uno nuovo. Per poter riprodurre questo esempio di pratica, si devono soddisfare diverse condizioni. 

  • ​Avere un budget e una fonte di finanziamento, perché la costruzione di un parco giochi attrezzato costa diverse migliaia di franchi. Anche il processo stesso dev'essere finanziato: progettazione, coordinamento, laboratori partecipativi, ecc. 
  • ​Formare una squadra di progetto polivalente. È essenziale coinvolgere persone esperte in processi partecipativi e progetti urbanistici. 
  • ​Occorre una buona pianificazione e un buon coordinamento tra tutte le parti interessate. 

​Esistono inoltre diversi livelli di partecipazione. In questo esempio, si tratta di una consulenza che porta alla concertazione. Raggiungere l'autogestione o la cogestione richiede una reale volontà da parte degli organi decisionali. La città di Friburgo ne è consapevole e cerca di migliorare i propri processi per cercare di aumentare sempre più la partecipazione. 

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In breve

Parole chiave
​​Partecipazione, Diritti dell’infanzia​
Tipologia
Nei paesaggi educativi
Ciclo scolastico
Paesaggio educativo Schoenberg
Luogo
Friburgo
Cantone
Grado di applicabilità
A medio termine
Durata
Circa quattro laboratori nell’arco di un anno scolastico​.
Budget & finanziamenti
  • 5'000 chf per tutti i laboratori partecipativi (materiali, inquadramento, trascrizione dei laboratori) 
  • Diverse migliaia di chf per la costruzione del parco giochi (terrazzamento, scivolo, ecc.). 
  •  Finanziamento realizzato dal comune. 
Forma di valutazione
altro
Riferimenti al Piano di studio
Piano di Studio
NEUS: 10.1.: Gli allievi sanno mostrare interesse per gli altri e contribuire a dare forma alla comunità.
NEUS 10.3.: Gli allievi sono in grado di comprendere le funzioni fondamentali svolte dalle istituzioni pubbliche.
NEUS 10.5.: Gli allievi sanno formulare proprie istanze e riconoscere processi politici.
MA 2.C.1: Gli allievi sanno rappresentare solidi e relazioni spaziali.

Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese
Formazione generale: i concetti che i contesti abbracciano si rifanno agli obiettivi di sviluppo sostenibile, riassumibili attraverso una serie di snodi tematici. Questi sfociano negli orientamenti realizzativi e nei contesti di esperienza seguenti:
Cittadinanza, culture e società: Progettare e partecipare a iniziative volte all’inclusione
Biosfera salute e benessere: Individuare e mettere in pratica strategie per la promozione della cura del proprio ambiente.
Competenze trasversali: in particolare collaborazione e pensiero creativo
MAT II 5: riconoscere, denominare, descrivere rappresentare figure (del piano e dello spazio), relazioni e strutture legate all’'interpretazione della realtà o a una loro matematizzazione e modellizzazione.