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Informazioni sui materiali didattici, film, attività didattiche di attori esterni e Esempi di pratiche.

Giochi suoni rumori esperimenti favole

Ciclo 3
Secondario II (liceo, medie superiori)
Secondario II (formazione professionale)

Il libro fa vedere come si può costruire una serie di giocattoli. Tutti i giocattoli presentati sono stati costruiti da bambini e bambine. Non sono come quelli che si comperano nei negozi. Sono fatti con materiali semplici, di uso comune, e si ispirano a quelli realizzati da artigiani di diverse zone dell’India. Costruendo giocattoli, i diversi gruppi di età avevano reazioni differenti. I più piccini si accontentavano di farsi i propri giochi e di poterci giocare. Quelli più grandi erano più curiosi di capirne il funzionamento.

La scommessa della decrescita

Secondario II (liceo, medie superiori)
Secondario II (formazione professionale)

Crescere sempre più? Questo libro, vero e proprio manifesto teorico della società della decrescita, ci racconta perché è necessario orientarsi verso un modello diverso, basato su altre e più sostenibili priorità. Il termine “descrescita” suona come una scommessa è al contempo una provocazione, nonostante la generale consapevolezza dell’incompatibilità di una crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate. L’oggetto di questo libro è incentrato sulla necessità di un cambiamento radicale.

Dalla parte sbagliata

La speranza dopo Iqbal

Ciclo 3
Secondario II (liceo, medie superiori)
Secondario II (formazione professionale)

Il romanzo per ragazzi ci porta a seguire, a dieci anni dalla morte di Iqbal, le vite di Fatima e Maria, ormai ventenni. Una, Fatima, emigrata in Italia, lavora come domestica e vive sradicata in una terra che non l'accoglie, l'altra, Maria, rimasta in Pakistan, continua la lotta per i diritti, scontrandosi oltre che con lo sfruttamento economico, con il fondamentalismo.

Guida al vestire critico

Ciclo 3
Secondario II (liceo, medie superiori)
Secondario II (formazione professionale)

Il mercato dell'abbigliamento è inondato da prodotti diversi per colore, stile, marca e qualità, ma quasi tutti uguali per condizioni di lavoro ingiuste, umilianti e oppressive in cui sono realizzate. È quindi estremamente difficile applicare il consumo critico, perché le imprese seguono la stessa strategia: delocalizzare la produzione in paesi in cui lo sfruttamento del lavoro minorile, il divieto di organizzazione sindacale, i salari al di sotto della soglia di povertà e le condizioni di lavoro disumane e insalubri sono all’ordine del giorno.