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Informazioni sui materiali didattici, film, attività didattiche di attori esterni e Esempi di pratiche.

Il pianeta delle differenze

La globalizzazione spiegata da un fotoreporter ai suoi figli

Ciclo 2
Ciclo 3

Simone è un fotoreporter che si trova in Kenya per lavoro, ma è anche nu papà, attento e premuroso, di due ragazzini di 11 e 13 anni a cui ogni sera spedisce una e-mail per raccontare le cose che vede e spiegare loro alcuni aspetti della realtà contemporanea. Un’occasione per parlare in maniera semplice e chiara della globalizzazione e della società multiculturale attraverso racconti d’autore, spunti d’attualità e laboratori didattici ispirati all’attività giornalistica.

La diversità del mondo - 3° ciclo

Manifesto 1024 Sguardi | Un ESS accattivante in classe!

Ciclo 3

Proposte di attività per le vostre lezioni in abbinamento al manifesto gratuito "1024 sguardi".

Educare allo sviluppo sostenibile

Pensare il futuro, agire oggi

Ciclo 2
Ciclo 3
Secondario II (liceo, medie superiori)
Secondario II (formazione professionale)

Con sviluppo sostenibile si intende «il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri». Si tratta, in sostanza, di trovare soluzioni che permettano un buono sviluppo economico, tenendo contemporaneamente alta l'attenzione sulla salvaguardia dell'ambiente. Ma come portare in classe i complessi e importanti temi dello sviluppo sostenibile, al di là di luoghi comuni e di concetti interessanti ma distanti dalla vita quotidiana?

Giochi suoni rumori esperimenti favole

Ciclo 3
Secondario II (liceo, medie superiori)
Secondario II (formazione professionale)

Il libro fa vedere come si può costruire una serie di giocattoli. Tutti i giocattoli presentati sono stati costruiti da bambini e bambine. Non sono come quelli che si comperano nei negozi. Sono fatti con materiali semplici, di uso comune, e si ispirano a quelli realizzati da artigiani di diverse zone dell’India. Costruendo giocattoli, i diversi gruppi di età avevano reazioni differenti. I più piccini si accontentavano di farsi i propri giochi e di poterci giocare. Quelli più grandi erano più curiosi di capirne il funzionamento.