​​Biodiversità e urbanizzazione

​​Rare orchidee selvatiche nei dintorni del mio liceo​

« È un piacere collaborare con giovani così creativi e pieni d'energia. Ecco perché faccio questo mestiere. »
Célia Pittet, insegnante, Liceo di Bussigny​. « Foto : éducation21 »

Descrizione

Il progetto presentato in questo esempio di pratica rientra in una riflessione globale condotta dalle e dai liceali al fine di conciliare le sfide sociali e ambientali riguardo alla convivenza di studentesse e studenti e della flora in uno spazio circoscritto. Questo progetto funge da strumento per promuovere la comunicazione, il dialogo e il pensiero sistemico di fronte a complesse problematiche di sostenibilità in seno al liceo e con le attrici e gli attori presenti sul territorio. 

Tutto parte da un contesto locale concreto: il progetto di ampliamento del liceo e i futuri lavori di costruzione di una linea del tram nelle vicinanze. L'imminente modifica del loro micro-territorio porta le studentesse e gli studenti a porsi delle domande: "Qual è l'impatto di questa modifica territoriale sulla fauna e sulla flora nei dintorni del liceo? In che modo l'urbanizzazione trasforma il nostro ambiente circostante?". Una classe intraprende quindi il rilevamento delle specie vegetali su diverse parcelle e poi mappa la loro distribuzione. Qui scopre la presenza di rare orchidee selvatiche. 

Questa valorizzazione della biodiversità locale ha permesso di avviare un dialogo che va al di là dell'istituto scolastico. È infatti stato costituito un gruppo di riflessione transdisciplinare e intergenerazionale che riunisce diverse attrici e diversi attori presenti sul territorio. Le studentesse e gli studenti sono ora coinvolti nelle discussioni inerenti al piano di sistemazione delle zone verdi in occasione dell'ampliamento del loro liceo. 

Obiettivi educativi

​​Obiettivo generale del progetto

​Soddisfare la necessità di ancorare l'apprendimento ad esperienze tangibili, sviluppando un progetto all'aperto volto a favorire la riconnessione con la natura e l'impegno attraverso un'azione radicata nel territorio. 

​Obiettivi d’apprendimento per disciplina
  • ​Geografia: comprendere il territorio a vari livelli, acquisire competenze cartografiche, saper utilizzare un sistema d'informazione geografica (SIG) impiegato nel mondo del lavoro. 
  • ​Biologia: utilizzare chiavi dicotomiche, individuare e riconoscere le specie vegetali, stabilire perché sono rappresentative di determinati ambienti, dedurne informazioni sullo stato di salute del proprio spazio. 
​Obiettivi d’apprendimento trasversali / gestione del progetto
  • ​Coordinarsi, spartirsi il lavoro, collaborare, ricorrere all'intelligenza collettiva. Prendere coscienza della necessità di ricorrere all'aiuto di altre persone e ai contributi delle altre discipline. 
  • ​Dialogare con vari attori privati e pubblici. Curare le proprie competenze comunicative e la presentazione del lavoro. 
  • ​Confrontarsi con la complessità della sostenibilità, evidenziare le interrelazioni, superare gli ostacoli, anticipare le sfide per la propria vita futura. 

Punti forti

Il radicamento nel territorio

Il liceo si trova in una zona mista, al confine tra la città e la campagna, vicino all'autostrada, ai campi e ai boschi. Nonostante ciò, le studentesse e gli studenti dispongono di poco spazio all'aperto e quest'ultimo è in gran parte cementificato. È in questo contesto che è nata la riflessione a più livelli (locale, regionale, nazionale) sul ruolo della biodiversità in una zona mista, nonché sullo spazio vitale delle studentesse e degli studenti e sull'importanza che attribuiscono alle zone verdi. Il previsto ampliamento dell'edificio scolastico, abbinato alla volontà di preservare la biodiversità locale, solleva una tensione: come dare più spazio alla natura senza ridurre ulteriormente le rare zone verdi a disposizione delle studentesse e degli studenti? Questa problematica ha funto da punto di partenza per istaurare un dialogo regolare e costruttivo con i diversi attori presenti sul territorio nei dintorni del liceo. 

La transversalità

La questione fondamentale della biodiversità nei dintorni del liceo viene affrontata in modo trasversale e interdisciplinare (biologia, chimica, geografia, cartografia, ecc.) da persone attive in vari ambiti (insegnanti, collaboratrice scientifica, professore universitario). 

La partecipazione attiva di studentesse e studenti

Le studentesse e gli studenti sono i protagonisti del progetto, seguono il loro percorso impostando nel contempo le loro riflessioni e la gestione del progetto. Pieni di creatività, a volte propongono soluzioni inedite. Le insegnanti li guidano, forniscono loro risorse, si assicurano di dare visibilità ad alcune problematiche o di mobilitare una persona esterna esperta in materia. Grazie alla commissione per la biodiversità interistituzionale (cfr. Organizzazione), le studentesse e gli studenti hanno un vero e proprio impatto sulle decisioni relative alla sistemazione del futuro edificio scolastico e delle zone verdi. Si tratta di una volontà della direzione di dare loro voce in capitolo. La loro motivazione e il loro impegno aumentano man mano che i risultati diventano visibili e che si rendono conto che il contributo di tutti/e è importante. 

Il potere trasformatore

Le studentesse e gli studenti sono coinvolti in un processo decisionale che riguarda l'ambiente concreto che li circonda. Questo progetto ha profondamente cambiato il loro sguardo sul contesto in cui vivono: si sono resi conto della ricchezza della biodiversità presente in loco e ora sono molto più attenti alla sua evoluzione. Inoltre, un progetto di questo genere sensibilizza i decisori (in questo caso la direzione lavori e il comune) alla problematica della biodiversità. 

La sostenibilità vissuta

Come preservare la biodiversità di fronte ad interventi urbanistici indispensabili? Le studentesse e gli studenti constatano che la fauna e la flora convivono con gli esseri umani in uno spazio circoscritto. Identificano le sfide, valutano vari punti di vista e propongono soluzioni. Il loro impegno non si limita all'analisi: continuano a partecipare, a dialogare e a riferire su ciò che funziona. 
L'esperienza mette anche in luce il legame essenziale tra natura e benessere: le zone verdi contribuiscono ad alleviare l'ansia delle e dei giovani, a sostenere le loro capacità cognitive e a rafforzare il loro rapporto con tutti gli esseri viventi.  

Fasi e procedure

​​Preparazione a monte

​Realizzare una collaborazione interdisciplinare biologia-geografia

​Il lavoro viene pianificato di comune accordo tra le insegnanti di biologia e geografia, al fine di concentrare l'attività con le studentesse e gli studenti su un periodo di due o tre mesi. Nel corso del progetto, si trattano varie tematiche per materia, si stabiliscono correlazioni con altri temi, badando nel contempo a completare e arricchire le conoscenze in modo interdisciplinare. 

​La scelta della classe: un altro elemento strategico

​Anche se il progetto può essere realizzato con qualsiasi classe, in questo caso a mostrare il maggiore interesse è stata una classe con opzione specifica biologia e chimica. Si tratta inoltre di una classe con più ore d'insegnamento disponibili nelle discipline oggetto del progetto. 

​Elaborare strumenti d’accompagnamento

​Le insegnanti elaborano diversi protocolli d'impiego e procedure da seguire per facilitare alle studentesse e agli studenti l'utilizzazione degli strumenti necessari alla realizzazione del progetto. 

  • ​Metri a nastro lunghi per delimitare le parcelle all'aperto. 
  • ​Chiavi dicotomiche, disponibili anche in Internet. 
  • ​Un sistema d'informazione geografica (SIG) per la cartografia accessibile in Internet. 

​Durante l’attività 
Sono le studentesse e gli studenti a determinare le fasi del progetto.   


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​Il rilevamento delle specie vegetali (biologia)

​Le studentesse e gli studenti si recano regolarmente sul campo durante le lezioni di biologia. Per effettuare una diagnosi della vegetazione in un determinato luogo, occorre innanzitutto suddividere il territorio in diverse parcelle di un metro per un metro. Quindi scegliere dove ubicare i coni e posizionarli. Successivamente, riconoscere (identificare) le specie vegetali e contare il numero di individui, utilizzando chiavi dicotomiche più o meno sofisticate. I rilevamenti molto esaustivi vengono riportati su grandi fogli che riproducono le parcelle. Questi risultati vengono analizzati e discussi in classe. 
​Nelle osservazioni compaiono specie rare. Le insegnanti richiedono una diagnosi più approfondita da parte di professionisti/e che tengono conto della pianificazione del territorio. 

​La cartografia (geografia)

​Durante le lezioni di geografia, i dati raccolti durante il rilevamento delle specie vegetali vengono trasferiti su mappe online con lo strumento QGIS. Le studentesse e gli studenti sono prima stati istruiti su come realizzare mappe conformi agli standard, leggibili e comprensibili. Le mappe sono poi esposte nei corridoi del liceo. 
​Il progetto permette di riflettere sui motivi dell'arrivo del tram fino a Bussigny e quindi di inserirlo in un contesto più ampio, in relazione con lo sviluppo del cantone e dell'agglomerato urbano, nonché con il ruolo della città. Alcune lezioni sono quindi dedicate alla pianificazione del territorio e all'urbanistica. 

​La comunicazione

​Da un lato, si tratta di rendere leggibili i dati raccolti e di trasmettere i risultati in una forma adeguata e accattivante. Questi dati mostrano infatti una biodiversità molto ricca presente su un terreno che a prima vista sembra un semplice prato. Dall'altro, questi dati vengono utilizzati per convincere il comune, il proprietario del terreno e la direzione lavori della necessità di trovare una soluzione comune per preservare la biodiversità. 

​​Prolungamento e monitoraggio del progetto
​Il progetto non è ancora concluso. La prossima fase prevede il trapianto delle rare orchidee selvatiche minacciate che si trovano lungo il percorso del tram. Le insegnanti e la mediatrice scientifica della struttura "S'enforester" stanno valutando la fattibilità temporale del trapianto. Le studentesse e gli studenti coinvolti frequentano infatti l'ultimo anno di liceo. Il progetto potrebbe quindi essere ripreso da altre classi dopo i lavori. 
​Per prolungare il progetto è poi ipotizzabile incentrarlo su altre specie vegetali, censire altre parcelle, riflettere sulla sistemazione di altre zone nei dintorni del liceo o ancora realizzare una mappatura integrale da completare di anno in anno. 

Organizzazione

Una coppia di insegnanti

Un'insegnante di biologia e un'insegnante di geografia collaborano strettamente, ciò che implica anche riconoscere reciprocamente i propri limiti, le rispettive competenze e aiutarsi a vicenda. La direzione le sostiene in particolare nei contatti con le persone esterne coinvolte nel progetto. A volte anche altre colleghe e altri colleghi si uniscono a loro. 

La commissione per la biodiversità interistituzionale

Questo gruppo di riflessione pensa a monte alle zone verdi in relazione con l'ampliamento dell'edificio scolastico e la risistemazione del piazzale della ricreazione. Riunisce regolarmente le studentesse e gli studenti che partecipano al progetto, vari insegnanti, la direzione d'istituto, la direzione lavori, il proprietario del terreno e il comune. Il suo ruolo è stabilire un piano di sistemazione in grado di preservare la biodiversità sull'area del liceo. 

Intervento esterno 
La pertinenza di rivolgersi ad una persona esterna alla scuola esperta in materia dipende dalla specializzazione di ogni insegnante. Poter far capo alle competenze di questa persona rappresenta un vantaggio. 

S’enforester

Questa struttura cantonale sostiene le scuole vodesi nella realizzazione di progetti all'aperto, radicati nel territorio, transdisciplinari, sul lungo periodo, con un approccio scientifico (ricerche sul campo, analisi dei risultati, riflessione sui dati) e la partecipazione attiva delle studentesse e degli studenti, così come della comunità locale. Questa struttura propone e presta diversi strumenti ai team di progetto. 
Il coordinamento di "S'enforester" è assicurato da "l'Eprouvette", il laboratorio di Scienze e Società dell’Università di Losanna (UNIL). Il suo ruolo: creare una rete per sostenere i progetti educativi portati avanti dalle e dagli insegnanti, mettendoli in contatto con le ricercatrici ed i ricercatori dell’UNIL o con aziende private, come nel presente caso con la società di consulenza n+p, e il Prof. Vittoz. 
La mediatrice scientifica de "l'Éprouvette" offre un accompagnamento di tipo scientifico: quadro metodologico e validità scientifica, animazioni o uscite scientifiche, consulenza e convalida del rapporto delle studentesse e degli studenti. 

Il Prof. Pascal Vittoz

Questo biologo dell'Università di Losanna ha svolto il ruolo di accompagnatore in occasione di diverse uscite scolastiche. Ha inoltre mostrato come identificare le specie vegetali, come preparare questa fase ed eseguirla con rigore metodologico. Ha poi convalidato i risultati delle studentesse e degli studenti e ha fatto in modo che il loro rapporto fosse solido. 

La società di consulenza n+p

La società di consulenza n+p ha effettuato una diagnosi delle specie e stilato un rapporto professionale complementare a quello delle studentesse e degli studenti. Ha proposto alcune soluzioni di sistemazione per i piani di ampliamento del liceo, tenendo conto della conservazione degli ambienti naturali.

Il comune

Il comune è interessato al progetto e si dichiara disponibile al futuro trasferimento delle orchidee sui terreni comunali. Partecipa alle riunioni della commissione per la biodiversità interistituzionale. 

Budget e finanziamento
Le spese sono a carico del liceo e della "Cellule durabilité" (Cellula della sostenibilità) del Canton Vaud (solo per le scuole pubbliche vodesi). ​ 

Metodi didattici

  • Moyens pédagogiques  
  • ​​Chiave dicotomica: strumento d'identificazione che consente di determinare gli esseri viventi e le specie vegetali in base a una serie di caratteristiche specifiche. 
  • ​Cartografia: rappresentazione cartografica della distribuzione delle specie vegetali nei dintorni del liceo. 
  • ​Pedagogia del progetto: risoluzione di un problema concreto (conciliare biodiversità e urbanizzazione) attraverso la realizzazione di un progetto. 
  • ​Caso di studio: analisi di una situazione complessa a partire da un caso reale vissuto dalle studentesse e dagli studenti che intraprendono poi azioni concrete per risolvere il problema. 
  • ​Discussione: scambio di informazioni o punti di vista su un tema o un problema da risolvere. 

 

Valutazione

Valutazione sommativa

In biologia, le conoscenze delle studentesse e degli studenti sono state valutate nell'ambito di un rapporto (specie vegetali trovate, argomentazioni sulle varie sfide). 
In geografia, le studentesse e gli studenti hanno realizzato e analizzato una mappa. Hanno identificato la distribuzione spaziale delle specie e tratto conclusioni sugli ambienti in cui sono più presenti.  
Questa forma di valutazione corrisponde al tipo di prodotto finito che ci si aspetta nel mondo del lavoro. A posteriori, le insegnanti ritengono che una valutazione interdisciplinare con una nota congiunta e concordata sarebbe stata pertinente.

Valutazione formativa

Gli obiettivi d'apprendimento trasversali non sono invece stati sottoposti ad una valutazione formativa, bensì sono stati giudicati sulla base di osservazioni (modo in cui le studentesse e gli studenti lavorano in gruppo, ricchezza delle discussioni e delle riflessioni sulla complessità della sostenibilità, ecc.). 

Sfide affrontate dall'intervistato

​​In classe 

  • ​Malintesi tra studenti/esse ("Ah, pensavo fossi tu ad occuparti di quella specie.").  
  • ​Dimenticanze a livello di registrazione o bug informatici. 

​Le insegnanti affrontano queste situazioni in modo educativo, incoraggiando le studentesse e gli studenti a cercare autonomamente delle soluzioni: "Quale soluzione trovi a questo problema? Come evitare che si ripeta in futuro?". 

​Il coordinamento interno 

  • ​​La stagione e il luogo sono determinanti per il rilevamento delle specie. È necessario assicurarsi che i servizi di manutenzione evitino di tosare le parcelle per un certo periodo di tempo.  
  • ​Resta da chiarire se e dove le orchidee potranno essere trapiantate.  

​La gestione del tempo 

  • ​Un'uscita può essere rinviata a causa delle condizioni meteorologiche e stravolgere il programma.  
  • ​L'agenda delle persone esterne differisce dal calendario scolastico, ciò che richiede flessibilità.  
  • ​Ci vuole tempo prima che le studentesse e gli studenti sappiano utilizzare gli strumenti (chiave dicotomica, SIG).  
  • ​Nonostante la motivazione, l'energia e il tempo vengono a mancare.  

Facile da riprodurre?

​​Alcuni punti sono fondamentali per gestire un progetto di questa portata. 

  • ​Circondarsi delle persone giuste fin dall'inizio: avere un team di colleghe e colleghi su cui poter contare, essere in diversi a gestire un progetto, assicurarsi il sostegno della direzione. 
  • ​Far durare il progetto nel tempo: idealmente su diversi anni, seguendo le classi sul lungo periodo per rafforzare la dinamica di gruppo e i legami tra studenti/esse. Iniziare fin dal 1° anno di liceo costituisce un vantaggio importante per portare avanti il progetto.​ 
  • ​Prevedere le competenze necessarie: padroneggiare le competenze specifiche alle materie coinvolte o avervi accesso (strumenti per la determinazione delle specie, strumenti di cartografia). 
  • ​Pensare sin dall'inizio al fine perseguito: anticipare la valorizzazione del progetto, sapere come dargli visibilità a livello comunale, chiedersi come il progetto sarà accolto in seno all'istituzione e tra le professioniste e i professionisti. 
  • ​Basarsi sul contesto: partire dalle specificità della scuola (ubicazione, interventi di sistemazione), inserire il progetto nelle circostanze del momento (lavori, ampliamento) e mobilitare attori locali. 

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In breve

Parole chiave
​​Biodiversità, urbanizzazione, partecipazione​
Tipologia
In classe
​​Gymnase de Bussigny​
Luogo
​​Bussigny
Cantone
Grado di applicabilità
A lungo termine
Durata
una quindicina di sequenze d'insegnamento
Tempo di preparazione
Environ 5 heures
Forma di valutazione
sommativa
Piano di Studio
​ESS:
-individuare e comprendere correlazioni, analizzare sistemi complessi, coglierne le interconnessioni e confrontarsi con le incertezze (pensiero sistemico);
​-applicare diverse strategie a problemi complessi nell’ambito dello sviluppo sostenibile (risoluzione dei problemi);
-prendere posizione in maniera argomentata nel dibattito relativo alla sostenibilità, sviluppare e applicare misure innovative per promuovere uno sviluppo sostenibile (capacità di agire);
-imparare dagli altri, comprendere e rispettare i loro bisogni e punti di vista, e sviluppare insieme soluzioni (capacità di cooperare).
Materie scolastiche secondario II