Metodo Mystery | 3 domande, 3 risposte con Dagmar Rösler
26.05.2025

Insegnante di scuola elementare, Presidente centrale dell'Associazione mantello delle insegnanti e degli insegnanti della Svizzera, Vicepresidente del Consiglio di Fondazione di éducation21.
1. Cosa rende il metodo "mystery" interessante per l'insegnamento dell'ESS?
Il metodo "mystery" stimola le allieve e gli allievi a risolvere un problema in modo autonomo e attivo nell'ambito sia del lavoro individuale che di gruppo. Questo metodo stimola il pensiero sistemico e offre buone opportunità per sviluppare proposte di soluzione personali. Essendo correlato con temi quotidiani tratti dal contesto di vita, favorisce lo sviluppo di competenze utilizzabili anche al di fuori della scuola. Permette quindi di svolgere compiti concreti che da un lato rafforzano le conoscenze in un determinato ambito basate sul sapere già acquisito e, dall'altro, promuove diverse competenze sociali e specialistiche.
2. Quali competenze si allenano con il "mystery"?
Si allenano competenze diverse a vari livelli.
- Le allieve e gli allievi riescono ad applicare le conoscenze specialistiche acquisite, traendo informazioni rilevanti da un materiale dato che mettono in relazione con le loro conoscenze pregresse. In questo modo identificano correlazioni e causalità e sviluppano una comprensione più profonda dei temi complessi.
- Dato che si attuano i "mystery" per lo più nell'ambito del lavoro di gruppo, le allieve e gli allievi si allenano ad argomentare insieme, a confrontare le opinioni reciproche e a discutere.
- A livello di elaborazione delle informazioni, le allieve e gli allievi imparano a classificarle, strutturarle e ponderarle. Applicano strategie di risoluzione dei problemi sviluppando ipotesi che verificano e formulando proposte di soluzione.
- Infine, questo metodo stimola la riflessione su questioni morali, politiche o sociali. Assumendo ruoli o punti di vista diversi, le allieve e gli allievi imparano a capire le posizioni altrui.
3. Personalmente, quale tema vorrebbe trattare nel "mystery" e perché?
"Com'è possibile che nel 2045 la bisnonna di Tim (che ha oggi 77 anni) riceva ancora la rendita AVS intera, anche se Emil (che ha oggi 17 anni) avrà già alle spalle oltre 20 anni di attività lavorativa e nonostante questo non ha alcuna certezza di poter a sua volta beneficiare in futuro di una rendita AVS intera?"
La domanda mi interessa perché mette in relazione diverse generazioni in un'unica situazione quotidiana. Emerge chiaramente che le decisioni di oggi avranno conseguenze dirette sul futuro.
Per risolvere "l'enigma", le persone in formazione devono riflettere su un insieme di fattori quali la demografia, la speranza di vita, il tasso di natalità, l'evoluzione dei salari, la migrazione, l'età di pensionamento e le riforme politiche.
Il finanziamento dell'AVS è attualmente al centro dei dibatti in Svizzera (riforma AVS 21+, età di pensionamento 66/67, finanziamento supplementare). Le e i giovani si rendono conto che la politica non è astratta, bensì ha un impatto diretto sulle loro finanze. Questo metodo incoraggia inoltre le allieve e gli allievi a riflettere su questioni relative alla pensione che apparentemente riguardano il loro futuro lontano..